Tunche – Recensione
Tunche è la nuova creazione sviluppata da LEAP Game Studios e pubblicata da HyperTrain Digital, un affascinante e ben riuscito picchiaduro a scorrimento con elementi rogue-lite caratterizzato da un ottimo stile artistico disegnato a mano, ricco di combattimenti adrenalinici. Con cinque diversi personaggi, tutti con storie uniche, Tunche incoraggia il giocatore a tornare ancora e ancora, nel fantastico mondo creato dagli sviluppatori peruviani.
La storia segue le avventure di cinque giovani alla ricerca dello spirito amazzonico di Tunche, una creatura mitologica della leggenda peruviana. Ogni personaggio ha la sua ragione per incontrare lo spirito, ma per arrivarci deve percorrere le rive del Rio delle Amazzoni, che è stato recentemente infestato da diverse creature mostruose. Molte di queste creature e personaggi sono tratti direttamente da leggende folkloristiche sudamericane, dando al titolo un sorta di originalità, considerando che queste particolari storie e figure non vengono quasi mai raccontate nei videogiochi.
Ci sono quattro regioni in Tunche, ognuna contenente dieci livelli e un boss alla fine di ogni regione. Il gameplay è simile ad altri titoli già noti e ben più blasonati, dove vi ritroverete a destreggiarvi tra combo, mosse speciali e tanti combattimenti, e dove i veterani del genere si sentiranno a proprio agio.
Gli elementi rogue-lite sono subito evidenti poiché vi ritroverete a fallire più e più volte. Quando accadrà, verrete riportati al vostro campeggio base dove potrete utilizzare gli oggetti ottenuti durante il viaggio per potenziare i vostri personaggi. Potrete sbloccare nuove mosse e aumentare permanentemente le vostre statistiche. Uno dei modi in cui questo avviene è attraverso gli alberi delle abilità dei singoli personaggi.
Il sistema è spiegato molto bene ed è molto semplice da gestire e motiva a tornare sul campo di battaglia e riprovare di nuovo per ottenere risorse e sbloccare sempre più cose nuove. Ogni personaggio ha il proprio albero delle abilità, il che vuol dire che se vorrete portare tutti i giocatori al massimo dei potenziamenti, la longevità del gioco sale notevolmente. Sono presenti anche alcuni aggiornamenti nel campeggio, che renderanno leggermente le cose più facili nella run successiva.
Gli unici oggetti che perderete ogni volta che ripartirete dall’inizio sono le sfere, incredibilmente generose e consentono di mantenere soldi, punti esperienza e altri oggetti raccolti durante una run. Funzionano come incremento delle statistiche temporanee e poteri magici.
Tunche ha un buon sistema di combattimento che prende spunto dai più famosi giochi moderni, dove dovrete abbattere i nemici rapidamente sfrecciando per lo schermo con attacchi critici e schivate, dando sempre una bella sensazione di soddisfazione, specialmente quando avrete a disposizione molte abilità e combo.
Sono presenti anche attacchi magici a lungo raggio e un attacco che può scagliare i nemici in aria permettendovi di avviare attacchi aerei devastanti. In Tunche è presente anche una modalità multiplayer locale per un massimo di quattro giocatori contemporaneamente. Sfortunatamente, non esiste ancora un’opzione online.
Forse la parte più sorprendente di Tunche sono le bellissime animazioni, disegnate interamente a mano, e lo strabiliante stile artistico. I movimenti dei personaggi sono sempre molto fluidi e ben realizzati, aggiungendo una personalità distinta sia ai nemici che agli eroi. Ogni personaggio ha un design accattivante e potrebbe essere facilmente scambiato per un lungometraggio animato di alta produzione.
Anche i colori e gli ambienti sono incredibilmente vivaci, consentendo alle regioni amazzoniche di risaltare davvero, garantendo bellissimi sfondi durante le battaglie. È chiaramente evidente che gli sviluppatori hanno creato ogni singolo elemento con amore e dedizione.
VOTO: 7,2
CONCLUSIONI
Tunche è un ottimo titolo che farà la gioia di tutti gli amanti del genere. Il combattimento è complesso ma allo stesso tempo assolutamente divertente. Lo stile visivo e le animazioni sono una gioia per gli occhi e gli elementi rogue-lite risultano molto generosi e motivano i giocatori a continuare una run dopo l’altra.
Classe 1977, cittadino romano e giramondo.
Videogiocatore da sempre.