Curse of the Dead Gods – Recensione
Curse of the Dead Gods è il nuovo titolo di Passtech Games e Focus Home Interactive, un dungeon-crawling roguelike che riesce a trasmettere al giocatore quel brivido che nasce dal mistero di non sapere cosa verrà dopo, ed anche dopo ore di gioco e centinaia di stanze liberate, il titolo riesce a tenere l’utente attaccato al pad.
Arrivato sulla ciglia di un’antica tomba situata nella giungla, il nostro eroe si ritrova ad attraversare tre templi pieni di creature e presieduti da divinità tribali chiamate Campioni. Il vostro compito è guidarlo attraverso trappole mortali e combattimenti all’ultimo sangue, sbloccando. mano a mano che si supera uno stage, nuove abilità ed oggetti sempre più potenti.
Come ogni roguelike, saranno molteplici le volte che si morirà e si tornerà all’ingresso dei templi e ne sono tre quelli da cui decidere il vostro percorso: Aquila, Serpente e Giaguaro. Ognuno ha un’estetica e tipi di nemici diversi, oltre che molteplici insidie.
Ogni run viene generata proceduralmente e vi ritroverete a combattere attraverso una serie di stanze, ognuna contenente nuovi nemici e potenziamenti, fino allo scontro con il boss finale. Che si tratti di una fontana curativa, di un upgrade di armi o di un potenziamento delle statistiche, vale la pena combattere per tutto ciò che si riesce ad ottenere.
Si otterranno anche teschi blu ed anelli verdi che manterrete anche dopo la morte. Gli anelli vi consentono di sbloccare nuove armi, mentre i teschi vi daranno buff permanenti equipaggiabili o statistiche migliorate. È un sistema brillante, che regala un senso cruciale di progressione anche quando si muore.
Avrete a disposizione una vasta selezione di armi tra primaria, secondaria, a distanza e a due mani, con le quali si potranno creare combo e usare insieme a contrattacchi da parata ed evasioni perfette per sconfiggere i nemici. Spade, pistole, fruste, artigli, martelli, archi, lance, asce, mazze e scudi possono essere trovati ed equipaggiati sconfiggendo nemici o nei forzieri presenti nelle stanze. Diverse reliquie e potenziamenti offrono ulteriori buff e vantaggi come un aumento del danno o della velocità di movimento oppure una maggiore possibilità di trovare oro o equipaggiamento. Le trappole presenti negli stage possono anche essere rivolte contro i vostri aggressori, qualora foste abbastanza veloci e scaltri.
Il combat system è fluido e reattivo, ma è facile essere sopraffatti dai nemici e spesso la vostra sopravvivenza dipenderà molto dal vostro equipaggiamento. Incatenare gli attacchi, parare o schivare con un tempismo preciso, risulta essenziale, così come combattere alla luce ove possibile. Alcuni buff vi faranno subire meno danni alla luce, quindi illuminare le stanze o dare fuoco ai nemici sarà di grande aiuto. L’aspetto più interessante di Curse of the Dead Gods è il sistema di Maledizione. Ogni volta che si entra in una nuova stanza, subirete danni da determinati tipi di nemici o pagherete un potenziamento o un’arma con il sangue, riceverete la corruzione. Accumulare troppa corruzione finirà col maledirvi , e questo può accadere fino a cinque volte per run.
La natura di queste maledizioni è ciò che le rende interessanti e mutevoli. Ad esempio, una vi farà diventare intangibile dopo una schivata, evitando tutti i danni, ma impedendo ad una schivata perfetta di ricaricare la resistenza. Forse raccoglierete più oro, ma questi incrementerà anche il misuratore di maledizione. Una maledizione nasconde l’HUD quando si subiscono dei danni, un’altra rende le trappole invisibili a meno che non si abbia la torcia in mano. L’elenco potrebbe continuare ed ogni run finisce per essere sempre enormemente diversa dall’ultima.
La presentazione visiva di Curse of the Dead Gods è fantastica. L’interfaccia utente presenta molte informazioni e lo fa senza essere eccessivamente invasiva. Ogni tempio è unico e creato in modo eccellente, con una buon varietà di colori per abbinare gli elementi presenti e le proprie varianti di trappole e nemici. Anche il comparto audio è molto ben strutturato con la colonna sonora che cambia in base all’azione del gioco.
CONCLUSIONI
Overall
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GRAFICA - 7.5/10
7.5/10
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GAMEPLAY - 8/10
8/10
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AUDIO - 7/10
7/10
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LONGEVITÀ - 7.5/10
7.5/10
IN SINTESI
Curse of the Dead Gods è un eccellente roguelike. L’enorme varietà di maledizioni, armi e buff creano ogni volta un’esperienza diversa e la difficoltà ed il livello di sfida sono ben bilanciati, il che significa che giocare con cautela ed appoggiarsi alle Maledizioni, ove possibile, è spesso la strategia più solida. Combinando meccaniche innovative con un solido sistema di combattimento ed alcune aggiunte originali, Curse of the Dead Gods è un’avventura avvincente che vale la pena giocare.
Classe 1977, cittadino romano e giramondo.
Videogiocatore da sempre.