I migliori luoghi Cyberpunk che troviamo in Italia
Cyberpunk 2077 è approdato oggi sulle nostre console casalinghe e PC con un’estetica meravigliosa che ha contraddistinto il genere omonimo durante la fine degli anni ’70 ed il corso degli anni ’80, impiantando nelle menti dei fruitori l’idea iconica di retrofuturismo oscuro e distopico.
Il movimento Cyberpunk è partito come genere letterario grazie a titani della letteratura come Gibson o Asimov, ramificandosi poi nell’industria cinematografica attraverso opere come Blade Runner (1982 – Ridley Scott) o Akira (1988 – Katsuhiro Otomo) senza dimenticarci delle serie animate e dei fumetti ad incominciare dagli anni ’90 come Ghost in the Shell (1995 – Masamune Shirow) e Neon Genesis Evangelion (1995 – Hideaki Anno), giusto per citarne alcuni.
Il genere distopico per eccellenza fatto di eccessi e stranezze tecnologiche di ogni tipo arrivò anche nel mondo ludico attraverso la saga di giochi di ruolo forgiata dalla penna di Mike Pondsmith ossia Cyberpunk 2013 (1988 – R. Talsorian Games), Cyberpunk 2020 (1995 – R. Tlsorian Games), Cyberpunk RED (2019 – R.Talsorian Games), tutti canonici con il videogioco di ruolo Cyberpunk 2077 di CD Projekt RED in arrivo il 10 dicembre 2020 su piattaforma PlayStation 4 / 5, Xbox One | Series X/S e PC.
Se Night City, la città dei sognatori in cui vi immergerete attraverso le peripezie nei panni di V in Cyberpunk 2077 non vi basta, la redazione di Pushbutton.it è lieta di portarvi in viaggio attraverso quelle che secondo noi sono le tappe obbligatorie per chiunque sia un vero Cyberpunk fin dentro i circuiti dei propri bio-impianti. Rispolverate le vostre armi e lucidate le lame perché siamo pronti a partire.
PIAZZA DUOMO, MILANO – FINO AD INIZIO 2000
Se pensate che Piazza Duomo a Milano sia sempre stata come la vedete oggi vi sbagliate di grosso. Durante il boom economico che la capitale meneghina subì dagli anni ’50 in poi stravolse completamente l’urbanizzazione della città, rendendo irriconoscibili alcuni tipici quartieri: le insegne a neon delle pubblicità decoravano i palazzi ed illuminavano a giorno le piazze con un’estetica tipica di quegli anni e che ad oggi non può non ricordarci il fascino malinconico del Cyberpunk. Quelle insegne erano talmente invasive che lo stesso Alberto Sordi ribattezzò Piazza Duomo come la Times Square italiana, proprio perché all’attore ricordava la Grade Mela. Nel 2000 questo fascino venne limitato da Gabriele Albertini che impose limiti al decoro urbano smantellando quella che era una caratteristica di Milano, risaltando così quelle architetture storiche coperte fino ad all’ora dalle insegne a neon.
ILVA – TARANTO
Le acciaierie ILVA tarantine sono un vero e proprio titano di industrializzazione nonostante la loro natura controversa che dipingono l’azienda come un mostro ecologico a cui far fronte, l’imponente complesso di fabbriche è davvero affascinante per chiunque abbia attrazione verso luoghi dove il cemento armato è padrone indiscusso. Le canaline e le altissime torri si ergono verso il cielo mentre la notte viene illuminata da fari e riflettori che espongono agli occhi dell’osservatore un panorama dove l’influenza umana è ai massimi termini. I vagoni trasportatori automatici portano le materie prime dai magazzini alle fonderie dove i vapori intingono il cielo e l’acciaio delle matasse di tubi che si arrampicano sulle ciminiere si colora di un rosso vivo dato dalle polveri depositate. Una visione apocalittica, simile a quelle che troveremo nelle Badlands di Night City.
MILANO CITY LIFE
Torniamo nella città di Milano per portarvi all’interno del nuovo complesso Milano City Life. Le tre imponenti torri fatte di acciaio e vetro toccano il cielo costeggiate da centri commerciali e lussuose zone residenziali ravvivando il quartiere con giochi di luci verticali durante le buie notti milanesi. Non solo Cyberpunk, dunque, in quanto questi edifici iper futuristici sono immersi nel verde dei giardini ben curati dove il progresso tecnologico di una città fiorente ed in continua espansione incontra la quiete e l’agio di ogni confort.
CASCINA MERLATA – MILANO
Spostandoci un po’ più in là dalla zona City Life incontriamo la lunga strada Gallaratese, un mix perfetto tra l’industrializzazione più ecologica e particolari architetture sia in zone più condominiali che in quelle volte al lavoro come grossi edifici colmi di uffici ed insegne che identificano le aziende in qualcosa di simile a quei grossi complessi che in Cyberpunk 2077 sono in mano alle Mega-corporazioni. Il colore prevalente del panorama è molto vario: si va da cromie sgargianti e calde, fino alle cromature acciaiose e riflettenti delle strane architetture, pulite e perfettamente geometriche.
MILANO PORTA NUOVA
Il progetto di riqualificazione urbana di Milano Porta Nuova ha completamente ridisegnato la skyline della città divenendo così il cantiere più grande d’Europa ed ancora in espansione. Il progetto è stato firmato da una squadra di ben 20 architetti provenienti da tutto il mondo allargandosi oltre 360,000 mq di strutture volte alla commercializzazione all’esposizione artistica/culturale ed al settore alberghiero. L’area è completamente stata concepita con un’idea di eco sostenibilità ampliandosi attraverso un parco di oltre 500 mq ricco di pannelli solari e riscaldamento geotermico fino al quartiere di Isola dove si possono ammirare le due magnifiche torri che compongono il Bosco Verticale, palazzi le cui terrazze ospitano circa 900 alberi. Insomma in questo progetto il progresso incontra l’ecologia ed uno spazio non solo multiculturale ma pieno di attrazioni e fascino nel cuore del capoluogo lombardo. Un’idea di Cyberpunk molto più moderna ed attuale rispetto a quella degli anni ‘70/’80.
Link al trailer di lancio di Cyberpunk 2077.
Questi erano solo alcuni dei posti che incarnano il Cyberpunk nel nostro Bel Paese. Il nostro viaggio per ora termina qui ma potrete continuarlo virtualmente insieme a noi attraverso i nostri articoli e le nostre avventure all’interno del capolavoro di CD Projekt RED che vi ricordiamo arriverà questo 10 dicembre 2020 su tutte le piattaforme.
È un collezionista letteralmente ossessionato dai videogames. Il suo obiettivo è diventare un po’ l’Alberto Angela e un po’ la Chiara Ferragni del mondo videoludico. Sogna in futuro di combinare il lavoro di giornalista e divulgatore a quello di sviluppatore.