Dragon’s Dogma 2: un GDR classico ma anche moderno – Recensione
Non sono mai stato un grande fan del franchise di Dragon’s Dogma; anzi, a dire il vero in questi anni mi sono sempre distaccato da questo genere. Un po’ perché i titoli fantasy con le ambientazioni medievali dove il personaggio è il discendente di una grande profezia non mi suscitavano un grande interesse e un po’ era per la mancanza di tempo. Eppure con Dragon’s Dogma 2 è successo l’inaspettato: dopo averci passato un paio d’ore, il titolo di mamma Capcom ha accesso in me un’ossessione a cui è stato difficile resistere.
In questa recensione non vi racconterò della sua struttura piramidale e di quanto cose si possano fare, quanto piuttosto ciò che è in grado di offrire questo titolo e quanto mi abbia regalato come esperienza.
Arisen… Chi sei?
La nostra storia inizia con l’Arisen, nonché il nostro avatar dai mille volti, considerando che l’opera offra al giocatore un vastissimo e ricco editor in cui perdersi diverse ore prima di iniziare. L’avventura vedrà al centro della narrazione noi stessi, il cui intento sarà quello di scoprire cosa ci è successo. Ad accompagnarci vi sarà una pedina, che equivale ad un compagno completamente personalizzabile per genere e razza. Il suo scopo? coprirci le spalle per tutta l’avventura e aiutarci nella nostra impresa.
L’arco narrativo di certo non è dei più rosei ed innovativi, ma si rivela nel corso di un paio d’ore di gioco molto più interessante di quello che possa sembrare all’apparenza, nonostante il quantitativo di attività da svolgere lo facciano passare in secondo piano. Questo perché ogni volta che metteremo piede fuori dalle mura delle roccaforti si aprirà un mondo davanti ai nostri occhi ricco di grandi sorprese.
Alternato dal ciclo giorno notte, ci capiterà molto spesso di incombere in molte orde di nemici talvolta anche ripetitive.
Queste orde potranno essere composte da goblin, lupi e troll; se ci invaderanno nel mezzo di una missione potranno occuparci per una buona manciata di minuti, sempre che nel bel mezzo dello scontro non venga in loro soccorso un grande troll di montagna e altre creature mitologiche a creare ulteriore scompenso.
Di notte le orde dei nemici sono ridotte drasticamente, senza però escludere l’imprevedibilità di incontrarne lungo il cammino. Oltretutto essendo molto buie le svariate aree del gioco, la visibilità è ridotta drasticamente; riconoscere dei nemici davanti a noi sarà più difficile che di giorno, pertanto il consiglio è di fermarsi negli accampamenti quando possibile per recuperare le forze e far passare del tempo fino al mattino seguente, in modo da poter proseguire l’avventura senza troppi problemi.
Insomma, Dragon’s Dogma 2 è un gioco dalle grandi aspettative, capace di farvi immergere in un mondo di cui non ne avrete mai abbastanza.
Tira il dado e muovi la tua pedina
Uno degli elementi più importanti che rende sicuramente peculiare l’opera di mamma Capcom è il fatto che, essendo un gioco di ruolo a tutti gli effetti, Dragon’s Dogma 2 permette di gestire in completa autonomia le pedine sul campo. Esse non sono altro che i nostri compagni di avventura che potranno essere reclutati attraverso delle pietre Rift, le quali possono essere generalmente ritrovate nella maggior parte dei paesi e delle città.
Una volta reclutati questi eroi, ci accompagneranno nella nostra storia, dandoci supporto, compiendo imprese a nostro conto, fornendoci informazioni e aiuti preziosi per determinate attività, oltre al trasportare per nostro conto l’equipaggiamento. Scegliere le pedine è un compito molto importante; il mio consiglio per iniziare è quello di poter avere in squadra un mago o una maga, un arciere che sulle lunghe distanze potrà ritornare molto utile ed infine un guerriero.
Queste tre classi potranno sembrare le classiche da GDR, ma vi garantisco che l’aiuto che forniranno sarà molto utile, specie in combattimenti molti articolati e in cui è necessario un grande supporto. Le pedine svolgono una funzione molto interessante in Dragon’s Dogma 2 che alla lunga potrà farci incrementare il grado di credibilità per le attività: ad esempio nei momenti in cui saremo offline, i nostri compagni potranno prendere parte a delle imprese extra in aiuto di altri giocatori .
Questo gli permetterà di far salire il loro grado, il livello e aggiungendo dei consigli in alcuni luoghi della mappa, indicandoci delle aree segrete in cui sono nascosti oggetti preziosi. Insomma, una meccanica che fino ad ora non si era mai vista in maniera così approfondita e che sicuramente fa la differenza.
Non è tutto oro quel che luccica…
Parlando un po’ del lato tecnico di questa produzione, per quanto Dragon’s Dogma 2 sia molto notevole e faccia tecnicamente un’ottima figura, presenta comunque degli aspetti non troppo convincenti. Per essere un’opera next-gen, dal punto di vista grafico è molto lodevole, ma si sarebbe potuto osare un pochino di più.
Le ambientazioni sul piccolo schermo sono un colpo d’occhio grazie ad una buona illuminazione, anche se quando si passa dal giorno alla notte perde purtroppo di qualità, non garantendo una buona visione del mondo di gioco. La struttura su cui è basato risulta un po’ vecchia rispetto agli standard a cui siamo abituati: i lunghi tempi di caricamento sulle prime non appaiono come un problema, ma alla lunga possono iniziare a snervare, così come i combattimenti che sebbene siano molto divertenti, risultano al contempo assai caotici e non sempre ben bilanciati.
Riguardo al comparto sonoro, l’audio del gioco ha un impianto vecchio e non sempre bilanciato. Le musiche si limitano solo ad essere composizioni di accompagnamento durante il viaggio ed è un peccato perché in molte occasioni avrebbero potuto esaltare l’opera di Capcom, invece si limitano ad essere soltanto brani di contorno che non enfatizzano più di tanto i vari momenti dell’avventura.
Nel complesso l’opera di Capcom è un buon titolo che svolge il suo lavoro molto bene. Di sicuro una maggior cura ed un pizzico di attenzione in più nei vari aspetti un po’ sottotono lo avrebbero reso una produzione da far gola a tanti alti titoli di questo genere.
CONCLUSIONI
Overall
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GRAFICA - 8/10
8/10
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GAMEPLAY - 8/10
8/10
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AUDIO - 8/10
8/10
-
LONGEVITÀ - 9/10
9/10
IN SINTESI
In conclusione posso dirvi che Dragon’s Dogma 2 è fra le produzioni migliori di questo 2024. Un titolo capace di intrattenere molto sulle lunghe distanze, con una storia parecchio orizzontale che non necessita di particolare attenzione.
Se amanti del genere e di questa saga, il titolo farà al caso vostro. Preparatevi perché dell’opera di Capcom se ne sentirà parlare ancora per molto, visto che potrebbe essere un papabile candidato per i prossimi The Game Awards 2024.
Appassionato di videogiochi e di cinema fin dalla tenera età. Crescendo negli anni ha incominciato studiarli e a comprendere tutto ciò che si cela dietro il processo creativo.