ArticoliConsole MicrosoftConsole NintendoConsole SonyGiochiIn EvidenzaPC Games

Prince of Persia: The Lost Crown – Il ritorno del Principe di Persia – Provato

Condividi la tua esperienza, grazie

0
(0)

In occasione della Milan Games Week 2023 abbiamo avuto il piacere di mettere le mani presso lo stand Nintendo – tra l’altro l’unico publisher in fiera – su uno dei primi titoli in arrivo del 2024: parliamo di Prince of Persia: The Lost Crown, l’inedito capitolo della saga legata al principe persiano che, dopo trent’anni dalla sua prima apparizione, ritorna con una veste del tutto rinnovata.

L’opera di Ubisoft, annunciata durante la Summer Game Fest di quest’anno, si è rivelata essere una bella sorpresa, nonché di grande intrattenimento; prima di andare pero a parlarvene facciamo un passo indietro, più precisamente all’uscita del primo episodio creato da Jordan Mechner.

Ritorno alle origini, ma con un occhio proiettato sul futuro

L’iconico titolo targato Ubisoft diede il là ad una delle serie più apprezzate nel settore che, con il passare degli anni, è diventata fonte d’ispirazione per alcune opere della software house, tra le quali proprio la saga di Assassin’s Creed.

Il primissimo Prince of Persia raccontava la storia del principe alle prese contro il malvagio Jaffar. Il gioco aveva delle animazioni realizzate con il rotoscope, una tecnica utilizzata nella realizzazione dei cartoni animati ma implementata anche nel campo videoludico per fare in modo che le figure umane potessero risultare assai realistiche nei movimenti.

All’epoca il titolo fu incredibile non solo dal punto di visivo, ma anche per le sue meccaniche di gioco; componenti che lo studio francese non ha confermato nel nuovo capitolo, considerando il cambio di direzione e il reboot della serie, scegliendo di strutturarlo come un platform bidimensionale a scorrimento, che vi assicuro ad un prima occhiata risulta decisamente favoloso.

Prince of Persia: The Lost Crown

In The Lost Crown la storia che negli anni abbiamo conosciuto sarà un po’ diversa, compreso il protagonista che si chiamerà Sargon. Rispetto al suo predecessore è caratterizzato da uno stile molto più moderno e cool. Sargon verrà chiamato per affrontare una missione molto difficile: salvare il figlio della Regina di Persia, tenuto prigioniero dai predoni del deserto.

Per salvarlo dovrà addentrarsi all’interno del Monte Qaf dove lo attenderanno nemici di ogni tipo e trappole mortali, oltre al dover fare i conti con una misteriosa stregoneria capace di richiamare i soldati caduti e riportarli in vita.

Purtroppo sulla storia non possiamo darvi ulteriori informazioni in quanto la prova, la cui durata si aggirava intorno ai quindici minuti, era interamente incentrata sul gameplay.

 Un bellissimo metroidvania orientale

Come già accennato all’inizio di questo hands-on, il gameplay di Prince of Persia: The Lost Crown pad alla mano risulta molto piacevole. A primo impatto sembra che Ubisoft abbia voluto omaggiare le opere del passato, riprendendo alcune delle meccaniche di gameplay tipiche dell’epoca mischiandole con quelle moderne per dar vita ad un action/platform frenetico ed appagante. La natura da metroidvania inoltre è lampante, ed è incredibile come questa idea lo contraddistingua dalle altre. Gli scenari che fanno da sfondo sono colorati e nelle ambientazioni si potrà interagire con alcuni oggetti per poter accedere a nuove aree e sbloccare nuove shortcut.

Riguardo allo stile di combattimento di Sargon mi è parso essere molto diverso rispetto all’originale: i suoi movimenti sono assai più fluidi, con delle acrobazie in stile parkour, e contro i nemici avremo a nostra disposizione due sciabole che, utilizzate assieme, permetteranno di effettuare delle combo sia da terra che in aria, oltre a poter parare e contrattaccare in modo spettacolare i colpi dei nemici infliggendogli così un’elevata quantità di danni. Piccola nota sui nemici: durante la prova ci sono sembrati parecchio reattivi agli attacchi, al punto da contrastarci con tecniche e stili di combattimento sempre diversi.

Prince of Persia: The Lost Crown

Un ultimo appunto su Sargon: avrà un albero delle abilità che nel corso dell’avventura potrà essere potenziato e ampliato data la presenza di svariati e particolari amuleti di cui sapremo sicuramente qualcosa in più nella versione definitiva del gioco.

The Lost Crown, in conclusione, è uno dei tanti titoli del 2024 da tenere nel mirino. Un’opera appagante, fresca e divertente, capace di intrattenere anche per diverse ore. La nuova produzione targata Ubisoft ha tutte le carte in regola per il successo, pertanto confidiamo che il prodotto finale in uscita il 15 gennaio possa essere ancora più sorprendente della versione in prova alla Milan Games Week.

Noi non vediamo davvero l’ora. E voi?

Facebook Comments

Quanto ti piace questo Articolo?

Fai clic su una coppa per votarla!

Voto medio 0 / 5. Conteggio voti: 0

Nessun voto finora! Sii il primo a votare questo post.

As you found this post useful...

Follow us on social media!


Condividi la tua esperienza, grazie

Francesco Damiani

Appassionato di videogiochi e di cinema fin dalla tenera età. Crescendo negli anni ha incominciato studiarli e a comprendere tutto ciò che si cela dietro il processo creativo.