Marvel’s Spider-Man 2: un sequel cinematografico – Recensione
A quasi un mese dalla sua uscita e arrivato il momento di raccontarvi la mia esperienza con il titolo targato Insomniac Games: Marvel’s Spider-Man 2.
Dopo aver portato a termine la storia principale e aver fatto molte delle quest secondarie e delle attività legate al nostro amichevole – o in questo caso amichevoli – Spider-Man di quartiere, confermo nel dirvi che per quanto mi riguarda ad oggi abbiamo una delle migliori produzioni ludiche supereroistiche dopo la serie di Arkham.
Il team di Insomniac ha fatto un grande lavoro sulla produzione, seppure sotto molti aspetti rimanga molto conservativa.
Quando definisco l’opera conservativa intendo che questo sequel rappresenta un grande passo in avanti rispetto al precedente episodio, ma ha mantenuto la stessa identica struttura di quest’ultimo e dello spin-off dedicato a Miles Morales uscito nel 2020, per poi andare a perfezionarli e curarli con un occhio di riguardo.
Questo lavoro svolto dal team ha fatto in modo di portare nel mercato comunque un sequel impressionante che, nonostante in più occasioni ricada nella ripetitività, sulla lunga durata riesce a tenerti incollato senza mai farti annoiare.
L’esperienza capace di regalare è semplicemente bellissima, tant’è che credo di non essermi mai divertito così tanto come nell’ ultimo mese: era da un po’ che non provavo quella sensazione di avviare la console, sedermi sul divano di casa e immergermi appieno in un’opera ludica, e Marvel’s Spider-Man 2 ci è riuscito, facendo venir fuori il bambino che è in me.
Ma ora andiamo un po’ ad addentrarci in questo sequel simbiontico.
Spider-Man: eroe o minaccia!?
Io direi di partire dalla storia, che risulta a mio avviso uno dei grandi punti forza di questo sequel. Per chi non avesse giocato il primo capitolo e lo spin-off dedicato a Miles Morales e decidesse di partire con questo seguito non c’è da preoccuparsi: in Marvel’s Spider-Man 2 ci sarà la possibilità di consultare un riassunto sugli eventi che hanno visto protagonisti i nostri due arrampicamuri, sebbene vi consigli di recuperarli non tanto per il gameplay, bensì per comprendere al meglio alcuni dei fattori che hanno reso questi due ragazzi così speciali.
La storia di questo sequel l’ho trovata perfetta, con un ritmo incalzante e con un ottima caratterizzazione dei personaggi, all’interno di una narrazione che, sebbene riprenda da dove si era interrotta nel primo, è stata curata nel dettaglio, avendo alla base una sceneggiatura da puro cinema.
In Marvel’s Spider-Man 2 vediamo finalmente l’entrata in scena di Harry Osborn nella vita incasinata di Peter che nel mentre cercherà di continuare ad essere lo Spider-Man di New York nonché mentore, dovendo fare i conti al contempo con i problemi da adulto dopo la scomparsa di Zia May.
Mentre in parallelo, Miles, il giovane e nuovo Spider-Man di Harlem, sarà alle prese con le questione di cuore, l’iscrizione al college e la vita da supereroe.
Per una buona parte della storia saremo sballottati da uno Spider-Man all’altro, cercando di mantenere le due città in salvo dalla malavita e per prendere dimestichezza con il sistema di gioco. Questo fino a quando non vi sarà l’entrata in scena di Kraven, lo spietato cacciatore conosciuto al mondo dei più fanatici, il cui ruolo da villan in questo seguito sarà stanare i vecchi nemici di Spider-Man, i Sinistri Sei e in seguito i due arrampicamuri. È una run che prende molto da una delle più belle storie fumettistiche dell’Uomo Ragno che vi consiglio di leggere, ovvero ‘L’ultima caccia di Kraven’. Questa è solo un’anticipazione del bellissimo racconto che saremo chiamati a vivere nell’opera, considerando che durante l’avventura verremo a conoscenza in un secondo momento di una nuova minaccia, legata al personaggio di Harry, ovvero Venom.
Lo ribadisco: Insomniac Games ha fatto un lavoro incedibile nella scrittura; al giorno d’oggi trovare delle storie a tema supereroi scritte come si deve non è una cosa così scontata.
Se volete scoprire cosa riserva questo sequel, non vi resta che acquistate il gioco e scoprirlo voi stessi.
Un mondo troppo grande per due eroi di quartiere
Spostandoci sul versante gameplay, Marvel’s Spider-Man 2 è veramente immenso. La mappa è grande il doppio di quella vista nel precedente capitolo, con tante attività, sfide e quest da svolgere. Svolazzare tra i grattacieli della Grande Mela non è mai stato così divertente, questo perché è stata implementata una nuova funzione integrata nelle tute dei nostri eroi: la possibilità di volare.
Dovete sapere che le tute dei due Spider-Man sono dotate alle estremità di ali ragnatela che consentiranno loro di volare, e potremo attivarle tramite il tasto triangolo. Una volta aperte, in aria, queste ci daranno modo di volare e raggiungere così i punti di interesse in maniera molto più rapida rispetto a prima; un aspetto interessante è che anche durante gli inseguimenti ci tornerà parecchio utile.
Riguardo al combat system, i due eroi assumono uno stile di combattimento molto diverso: se Peter negli scontri è molto più impostato, Miles al contrario risulta decisamente più fluido e dinamico, a differenza di quando si gioca nei panni di Peter in versione simbionte dove assume uno stile molto duro, offensivo e pesante. A rendere così efficienti gli stili di combattimento sono i rami abilità, intensificati e ricchi sia per Peter, Miles o entrambi; e con entrambi intendo che i due potranno combinare i loro attacchi mettendo a segno combo capaci di recare un maggior danno ai nostri nemici.
Entrambi godono di abilità inedite, come per esempio le braccia della Iron Spider o il Venom. Insomma, combattere sarà molto eccitante.
Se c’è una nota di merito che bisogna attribuire al team è sul lato tecnico: hanno svolto un lavoro notevole, soprattutto sulla gestione della telecamera, davvero magnifica in ogni sequenza dove la messa in scena è sempre uno spettacolo per gli occhi. Altrettanto lo è graficamente, e sebbene mi aspettassi che il titolo spremesse appieno l’hardware di PlayStation 5, risulta comunque bellissimo per impatto visivo, dalle animazioni alla fotografia, passando poi per l’illuminazione.
Insomniac Games ha preso tutto quello che in Marvel’s Spider-Man non funzionava ed è andata a migliorarlo, malgrado comunque il codice in più di un’occasione mi è sembrato poco pulito, con bug improvvisi che hanno causato il riavvio del gioco o semplicemente della missione.
Ottimi anche il doppiaggio, in linea con quello originale e la colonna sonora che enfatizza al meglio le varie sequenze che saremo chiamati a vivere. Per non parlare della modalità foto… semplicemente magnifica!
CONCLUSIONI
Overall
-
GRAFICA - 8.5/10
8.5/10
-
GAMEPLAY - 9/10
9/10
-
AUDIO - 9/10
9/10
-
LONGEVITÀ - 9/10
9/10
IN SINTESI
Marvel’s Spider-Man 2 è una first party imponente che va ad inserirsi assieme agli altri colossi di casa PlayStation. Giocarlo sarà come vivere un’esperienza marveliana. Se siete amanti di questo eroe e delle sue run fumettistiche, direi che siete quasi obbligati a farlo; d’altronde ci sarà un motivo se è pure uno dei candidati ai The Game Awards 2023.
Appassionato di videogiochi e di cinema fin dalla tenera età. Crescendo negli anni ha incominciato studiarli e a comprendere tutto ciò che si cela dietro il processo creativo.