Cocoon – Recensione
Cocoon è il nuovo titolo targato Geometric Interactive; un’opera incredibile con a capo del progetto e del gameplay Jeppe Carlsen, uno dei creatori di Limbo ed Inside, dove la sua esperienza ed il suo tocco magico traspaiono in tutto il gioco, creando una delle uscite più straordinarie e sorprendenti di quest’anno.
Definire Cocoon come il solito platform puzzle-game sarebbe del tutto riduttivo, visto che il titolo parte da un concetto semplice ma ingegnoso, ed è alimentato da una miriade di enigmi sempre nuovi, rendendolo incredibilmente fresco, snello ed avvincente dall’inizio alla fine.
Come già detto, Cocoon è un’avventura rompicapo in cui controllerete una creatura simile ad un insetto, attraverso un’odissea che vi porterà in una serie di ambienti sempre diversi e con le proprie peculiarità: dalle caverne biomeccaniche ai deserti alieni, facendovi continuamente saltare da uno all’altro dei monti per risolvere enigmi e proseguire nell’avventura.
Inizierete con puzzle ambientali molto semplici, come lo spostamento di piattaforme tramite interruttori o l’abbassamento di barriere, ma arriverete molto presto al punto dove dovrete saltare fuori dal mondo ed entrare in quello successivo. Proprio questi mondi sono contenuti in una grande sfera che dovrete portare con voi mentre esplorerete queste aree inedite. Successivamente, sempre dopo aver risolto tutti gli enigmi, potrete tornare nel mondo originale e proseguire nell’avventura. Alla fine vi ritroverete ad avere a che fare con più sfere, trasportandole e unendole l’una nell’altra ed interagendo contemporaneamente con i vari mondi per poter completare enigmi precedentemente impossibili da risolvere.
Queste sfere non solo contengono interi livelli, ma sono anche in grado di possedere abilità e poteri unici. Il primo che sbloccherete, ad esempio, consente di mostrare ponti invisibili, permettendoci di raggiungere nuove aree.
Ogni abilità che mano a mano acquisiremo è ovviamente legata alla progettazione e alla risoluzione dei puzzle ma, seppur inizialmente possa sembrare folle e contorto, state tranquilli; Cocoon è un gioco incredibilmente ben progettato con una curva di difficoltà perfettamente bilanciata, impostata e calibrata. Vi farà iniziare dolcemente, spiegandovi lentamente ed intelligentemente la sua idea di gameplay e il suo concetto ludico, per poi espandersi poco a poco. È tutto realizzato così furbescamente e ottimamente che ve ne accorgerete a malapena quando nuovi elementi e nuove idee vi si mostreranno, ed è così fino alla fine del viaggio.
Il risultato è un titolo che rappresenta una sfida costante, che vi tiene sempre impegnati e che vi porterà sempre a ragionare, ma senza mai rendere le cose troppo difficili.
Forse la cosa più impressionante è il modo in cui tutte queste idee e sfide si mescolano insieme. Come già accennato, il level design è sublime; ogni singolo centimetro del gioco ha uno scopo: tutto è posizionato al posto giusto, senza lasciare mai nulla al caso. La progressione è abbastanza lineare, ma il modo in cui ogni mondo si interconnette con gli altri è davvero magistrale. Bisognerà utilizzare le abilità delle sfere per aprire altri livelli, trasportarle all’interno di altre per poter utilizzarle negli altri mondi e così via.
Ci sono molti momenti nel corso delle quattro ore che vi ci vorranno (se siete molto bravi) per portare a termine Cocoon, in cui i livelli si influenzano a vicenda o si collegano in modi curiosi ed imprevisti, e venirne a capo è incredibilmente gratificante.
Sebbene per la maggior parte del tempo vi metterà dinanzi ad una gran quantità di enigmi da risolvere, per dare una bella ravvivata al gioco ed al gameplay gli sviluppatori hanno ben pensato di aggiungere una manciata di boss fight. Ogni mondo è sorvegliato da una grande creatura che dovrete sconfiggere. Senza abilità di combattimento su cui fare affidamento, questi scontri riguardano principalmente l’evasione. Tuttavia, in ogni battaglia sarà presente una meccanica semplice ed unica da apprendere che vi consentirà di contrattaccare, volando – ad esempio – in giro nell’arena su di una sorta di palla jet pack, prima di lanciarla sul nemico e danneggiarlo. Ma attenzione, qualora veniste afferrati o colpiti dal boss, verrete rispediti al checkpoint più vicino, così da poter rapidamente ritentare.
Nonostante sembri tutto complicato da padroneggiare e seguire, le sfere nelle e dalle quali saltare dentro e fuori, le abilità da tenere a mente, le boss fight e, naturalmente, gli enigmi stessi, Cocoon paradossalmente si gioca usando solo la levetta analogica sinistra e il pulsante A (Xbox Series X). Mantenere i controlli così semplici non solo rende l’esperienza molto più accessibile, ma significa anche che vi potrete concentrare e focalizzare su quello che vi si presenta davanti. E tutto questo, abbinato allo stile deliziosamente minimale, fa sì che Cocoon si distingua in tutto e per tutto.
Come già accennato in precedenza, a rendere Cocoon unico, aiuta il fatto che i fantastici mondi che si andranno ad esplorare siano luoghi visivamente e stilisticamente sublimi. Ognuno di esso ha un’atmosfera imponente e misteriosa, che vi farà domandare in che modo e quale sia la ragione che li collega tra di loro. Lo stile grafico è semplice ma elegante, con colori e forme peculiari che fanno risaltare ogni paesaggio. Accompagnato da una colonna sonora anch’essa incredibile, il gioco fa un ottimo lavoro nel farvi sentire parte di questo magico universo.
L’unico vero difetto riscontrato durante il nostro viaggio nello splendido mondo di Cocoon è che, una volta giunto ai titoli di coda, mi sono rimaste più domande che risposte. L’intera esperienza è priva di dialoghi e testi, lasciando la componente narrativa praticamente alla nostra immaginazione. La storia per certi versi è ben legata, ma per altri non leva i dubbi su molte questioni. Magari verranno chiariti in Cocoon 2?! Speriamo.
CONCLUSIONI
Overall
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GRAFICA - 9/10
9/10
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GAMEPLAY - 9.5/10
9.5/10
-
AUDIO - 9/10
9/10
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LONGEVITÀ - 8.5/10
8.5/10
CONCLUSIONI
Cocoon è una vera gemma videoludica, e nonostante questo 2023 sia un anno ricco di giochi eccellenti e brillanti, questo titolo riesce comunque a distinguersi e a farsi apprezzare grazie alle sue meccaniche originali, ma soprattutto grazie anche ad uno dei migliori level design mai realizzati in un puzzle game. Cocoon riesce a catturare sempre l’attenzione con il suo fantastico universo futuristico e vi sfida continuamente con enigmi sempre nuovi e soddisfacenti, attraverso mondi superlativamente realizzati. Con una curva di apprendimento e di difficoltà calibrata alla perfezione e con dei controlli semplici, accessibili ed immediati, a mio avviso Cocoon è senza ombra di dubbio la vera sorpresa indie dell’anno.
Classe 1977, cittadino romano e giramondo.
Videogiocatore da sempre.