One Piece Odyssey – Recensione
Dopo molti anni ed altrettanti tentativi non sempre riusciti, Bandai Namco finalmente ci regala il videogioco a tema One Piece che tutti i fan stavano aspettando : One Piece Odyssey.
Se non siete dei fan della serie, o se come me vi state avvicinando al mondo di One Piece per la prima volta, meglio fare un piccolo riassunto: One Piece nasce nel lontano luglio 1997, in Giappone. Scritto e illustrato da Eiichiro Oda, il manga è stato trasformato in un anime nel 1999, ancora oggi in corso, e conta attualmente oltre 1.000 episodi.
Fortunatamente, Oda ha capito che non tutti sono dei fan della serie e quindi per One Piece Odyssey ha deciso di scrivere una storia nuova di zecca che farà la felicità dei fan di vecchia data e darà modo di essere apprezzato a tutti quelli che si avvicinano al mondo del pirata dal cappello di paglia per la prima volta.
Il gioco inizia come la maggior parte degli archi narrativi di One Piece: Rufy e i suoi compagni membri dei Pirati di Cappello di Paglia trovano una misteriosa nuova isola dove una pericolosa tempesta inizia a turbinare intorno ad essa. Nonostante abbia i poteri del frutto del diavolo che gli conferiscono straordinari poteri da uomo di gomma Gum Gum, Rufy ha un grosso problema con l’oceano: non può nuotarci dentro; quindi l’equipaggio cerca di lavorare il più velocemente possibile per prepararsi all’impatto. Tuttavia la forza della tempesta fa volare la loro nave in aria, e quando Rufy si sveglia sulla spiaggia scopre che alcuni dei suoi amici sono stati scaraventati in varie parti dell’isola di Waford.
Durante le prime ore di gioco, che serviranno da tutorial, i membri dell’equipaggio scoprono presto di aver dimenticato le loro abilità. Solo dopo aver incontrato diversi nuovi personaggi sull’isola verranno a conoscenza dei colossi ostili che proteggono Waford e di come riconquistare le loro abilità perdute entrando in un mondo chiamato Memoria, formato dai loro ricordi collettivi. Da lì la storia si alterna tra l’esplorazione dell’isola e la rivisitazione del passato dei personaggi dal punto di vista attuale.
One Piece Odyssey fa un lavoro incredibile nel raccontare una nuova storia pur sempre rimanendo legata ai vecchi episodi. Ritroveremo l’equipaggio intento a cercare di evitare di ripetere o sistemare gli errori del passato, combattere contro nemici noti e cambiare alcune decisioni prese. Ci sono talmente tanti misteri e combattimenti su Waford da mantenere l’interesse e la tensione della narrazione sempre vivi. Sebbene la svolta che coinvolge i nuovi personaggi verso la fine del gioco non sia troppo sorprendente poiché Oda lo lascia intendere volutamente durante il gioco, la loro trasformazione avviene gradualmente e costantemente.
In One Piece Odyssey le mappe sono divise in sezioni con nemici che camminano avanti e indietro sul campo, permettendovi di superarli facilmente o di attaccarli alle spalle ricevendo un bonus di probabilità critica. Sebbene le mappe non siano open world e molte di esse tendano ad essere lineari, sia l’isola che gli ambienti sono abbastanza ampi da sembrare ricchi e radicati. Molti dettagli grafici sono stati utilizzati per dare vita ad alcuni dei regni più popolari della serie, pieni di un’incredibile quantità di NPC con cui poter parlare.
Dove One Piece Odyssey brilla di più è nel modo in cui vi incoraggia ad utilizzare ogni membro del team. Ad ogni personaggio e nemico viene assegnato un tipo particolare tra potenza, tecnica e velocità, dove la potenza sovrasta la velocità, la velocità sovrasta la tecnica e la tecnica sovrasta la potenza, in puro stile morra cinese. Quindi scambiare i membri giusti al momento giusto è fondamentale per assicurarsi che la vostra squadra infligga più danni e riduca anche i danni in arrivo. Il sistema è anche flessibile in modo da poter svolgere i turni della squadra nell’ordine che più si preferisce.
Più specificamente, il sistema di combattimento del gioco non segue il classico stile J-RPG con eroi che combattono da una parte e nemici dall’altra. Qui i campi di battaglia sono divisi in più sezioni che raggruppano eroi e nemici in diverse aree. I personaggi non possono spostarsi tra i gruppi a meno che la loro area non sia libera da minacce. turno.
Dal punto di vista visivo One Piece Odyssey è eccellente. Le animazioni degli attacchi vengono riprese direttamente dalla controparte originale ed il mondo è piacevole da vedere. Il design tipico dei personaggi di Eiichiro Oda è in splendida forma, con tipi di mostri ( purtroppo non tantissimi ) e personaggi progettati appositamente per questo gioco. La colonna sonora del gioco è di pregevole livello e mai noiosa e si abbina sempre molto bene con ciò che accade sullo schermo.
CONCLUSIONI
Overall
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GRAFICA - 8/10
8/10
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GAMEPLAY - 8/10
8/10
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AUDIO - 8/10
8/10
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LONGEVITÀ - 8/10
8/10
IN SINTESI
One Piece Odyssey è la migliore esperienza videoludica ambientata nell’universo di One Piece mai creata fino ad oggi. È un J-RPG sorprendentemente eccezionale con un ottimo comparto grafico e con un sistema di combattimento molto interessante. Che siate fan di vecchia data o giocatori che si avvicinano al magico mondo creato da Eiichiro Oda per la prima volta, One Piece Odyssey è una grande avventura che vale assolutamente la pena vivere.
Classe 1977, cittadino romano e giramondo.
Videogiocatore da sempre.