Destructivator SE: un frenetico e nostalgico titolo in 8 bit – Recensione
L’opera dei Pug Fugly Games, Destructivator SE, approdata sulla piccola console ibrida di Nintendo, si è rivelata un piacevole tuffo nel passato, nonostante il titolo ci porti in un lontano 2145, anno in cui il pianeta Terra è stato ormai ridotto in rovina.
Gli Zallagor e la sua armata sono stati sconfitti, ma malgrado questo, gli abitanti del pianeta ormai derubati della loro vita, sono alla ricerca di vendetta. Siete pronti ad immergervi in questo platform dallo stile sci-fi ma in chiave 8 bit?
Ritorno al passato
Destructivator SE è stato un colpo al cuore. Ad una prima occhiata ci siamo subito risentiti bambini, a rivivere quelle bellissime giornate dove correvamo in edicola per acquistare il nostro titolo del mese per il Commodore 64.
All’epoca non c’era nulla di più bello se non prendere quella casetta, inserirla nell’apposito slot ed iniziare a giocare, senza tener conto della grafica o di come fosse l’arco narrativo.
Questo prodotto, da come sicuramente avrete avuto modo di vedere, non è dei più originali, dato che la sua struttura di gioco molto frenetica si basa principalmente sul blastare i nostri nemici attraverso i 50 livelli di cui dispone, suddivisi in sei missioni con 8 stage più un nono dedicato interamente ad una boss fight.
Lo scopo di ogni livello si basa dunque sul blastare tutti i nemici presenti nei livelli. Il nostro personaggio potrà ripararsi dietro i muri o le rampe di scale, inoltre è provvisto del comando salto che oltre ad esserci d’aiuto per sfuggire hai colpi dei nostri nemici, potrà anche tornarci utile per gettarci da elevate altezze senza subire danni.
Riguardo invece al puro gunplay, il protagonista potrà sparare in qualsiasi direzione, perfino in diagonale, permettendoci così di colpire i nemici situati in punti a noi difficili da raggiungere, dato che di questi ce ne capiteranno sulla nostra strada, e di diverse forme, come ad esempio: robot, ominidi corposi, astronavi e tanti alti.
Una volta che saremo stati uccisi, ci toccherà iniziare il livello da capo o dal checkpoint individuato da un triangolo rosso, che diventerà verde solo una volta raggiunto.
La morte perenne sarà sempre dietro l’angolo e renderà alcune volte la situazione frustante, questo perché, essendo un gioco molto frenetico, la giocabilità risulterà poco controllata e un minimo passo falso potrebbe essere fatale. Vi consigliamo pertanto di prendervi il tempo necessario per apprendere le meccaniche di gioco, con i tre appositi livelli di difficoltà: Facile, Normale è Difficile.
Una grafica in stile retro 8 bit
Riguardo invece il comparto grafico, Destructivator SE propone uno stile che si rifà, come ribadito prima, agli anni d’oro degli 8 bit, sfoggiando colori accessi ed effetti grafici gradevoli alla vista. Su Nintendo Switch inoltre non si presenta male ed è davvero gradevole da giocare, seppur dopo qualche ora si possa percepire un senso di confusione scaturito proprio dal grado di immersività che il titolo offre.
CONCLUSIONI
Overall
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GRAFICA - 7/10
7/10
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GAMEPLAY - 8/10
8/10
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AUDIO - 7/10
7/10
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LONGEVITÀ - 7/10
7/10
IN SINTESI
Destructivator SE è in definitiva il titolo per eccellenza dedicato ai più nostalgici. Un frenetico gioco in 8 bit dove non è importante la grafica, bensì la voglia di giocarlo in tutta la sua bellezza, dove è quando si vuole; perfino sotto l’ombrellone. Dategli un’occasione perché di certo potrebbe non deludere le vostre aspettative.
Appassionato di videogiochi e di cinema fin dalla tenera età. Crescendo negli anni ha incominciato studiarli e a comprendere tutto ciò che si cela dietro il processo creativo.