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The Ascent – Recensione dello “Shooterpunk” di Neo Giant

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The Ascent è il nuovo titolo sviluppato da Neo Giant, che fa il suo debutto nel panorama videoludico, creando uno shooter frenetico ambientato in un mondo futuristico cyberpunk che abbiamo potuto spolpare grazie al Game Pass, il notevole servizio in abbonamento di Microsoft. Vediamo insieme, nella nostra recensione, se la creazione di questi nuovi sviluppatori è riuscita a convincerci.

The Ascent

Ambientato in un futuristico mondo cyberpunk, The Ascent vi metterà nei panni di un mercenario del The Ascent Group, una megacorporazione con base a Veles che però crolla improvvisamente portando all’anarchia. Mentre altre organizzazioni e sindacati combattono tra loro per cercare di prendere il controllo della città, sta al vostro personaggio assicurarsi che nessuno riesca a spuntarla, mentre allo stesso tempo cercherete di scoprire cosa abbia causato il fallimento di The Ascent Group.

Il compito principale qui è ovviamente sparare a quante più persone e cose possibili. Passerete gran parte dell’avventura a svolgere incarichi primari e missioni secondarie per strambi personaggi in giro per il mondo, esplorando a fondo ogni angolo di Veles.

The Ascent

Mentre esplorerete nuove aree, gruppi di nemici si avvicineranno regolarmente a voi, creando in ogni strada – apparentemente innocua – un sanguinario scontro a fuoco. Il combattimento viene gestito con una configurazione a doppia levetta: quella sinistra per gestire il movimento del giocatore mentre l’altra per il controllo della mira, accompagnata da un pratico puntatore laser.

Avrete diversi tipi di armi a disposizione, ognuna con i propri pro e contro. Le mitragliatrici vi consentono di affrontare grandi gruppi di nemici a distanza, ma la loro precisione e potenza lasciano a desiderare, mentre le armi più potenti come ad esempio il classico fucile a pompa o la pistola antisommossa fanno enormi danni a corta distanza.
Questa di per sé non è una grande innovazione, ma le armi sono così soddisfacenti da utilizzare e i punti di forza del nemico abbastanza diversi che alcune situazioni richiedono davvero di pensare bene e considerare quale arma portare in battaglia. Abbattere il gigantesco boss del mech con una mitragliatrice va benissimo, ma richiederà tempo e munizioni; al contrario, con un’arma più potente, è possibile abbatterlo molto più facilmente, a patto che riusciate ad evitare i suoi attacchi lenti ma devastanti

The Ascent

L’ambientazione gioca un ruolo importante durante il combattimento: premendo il pulsante B potrete nascondervi dietro vari elementi di scenario e contemporaneamente con il grilletto sinistro è possibile sollevare la pistola sopra la testa e mirare contro i nemici. Tecnica utilissima e molto soddisfacente, ma va anche detto che i nemici possono fare lo stesso.

La maggior parte dei giochi di questa natura ha una sorta di sistema di progressione del personaggio e The Ascent non è diverso da essi. Quando si sale di livello, guadagnerete punti abilità che possono essere utilizzati per aumentare attributi specifici, come la salute massima o la probabilità che i nemici siano in grado di stordire.

Nelle fasi avanzate del gioco ci saranno momenti in cui avvertirete una sensazione di ripetitività. Per quanto divertente sia il suo gunplay, a volte può sembrare che le innumerevoli battaglie affrontate durante gli spostamenti da un’area all’altra siano costantemente messe sulla vostra strada per rallentarvi ed estendere in maniera furba la durata del gioco. Questo unito ad una trama poco coinvolgente e a volte confusionaria sono gli unici punti deboli della produzione.

Mentre svariati titoli con lo stesso tipo di visuale dall’alto sono risultati spesso graficamente deludenti, poiché creati con ambienti privi di dettagli, The Ascent sfrutta invece questo punto a suo vantaggio grazie a vasti paesaggi urbani che si estendono per miglia in lontananza mentre la telecamera cinematografica garantisce sempre che il giocatore abbia qualcosa di interessante da scorgere o sezioni da esplorare con oggetti nascosti da scovare. Quando a tutto questo poi si aggiungono gli splendidi effetti di luce, il risultato è uno dei mondi di gioco visivamente più accattivanti che abbiamo probabilmente mai visto.

L’estetica cyberpunk è stata abusata negli ultimi anni, ma raramente gestita così bene, e sempre raramente ci ha fatto vagare così piacevolmente per le strade, ammirando tutti i diversi edifici e dettagli. Questo di The Ascent è un mondo che ci piacerebbe esplorare in modo più dettagliato in un futuro sequel. Il mondo di Veles è vivo ed è pieno di abitanti strani ed allo stesso tempo meravigliosi. Il livello di dettaglio di ogni area è mozzafiato, incredibile e lodevole se si considera che Neon Giant è composto da sole dodici persone.

Il tutto è accompagnato da una colonna sonora fenomenale che mostra la sua chiara influenza da Blade Runner, deliziando il giocatore con temi originali durante le fasi di esplorazione e con musica pompante e mai banale durante le fasi di azione e combattimento.

The Ascent è giocabile in cooperativa locale ed in multiplayer online fino a quattro giocatori, aggiungendo ancora più caos alle battaglie.

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VOTO: 8

CONCLUSIONI

Il gioco di debutto di Neon Giant offre uno dei migliori world design presenti in circolazione. Un gunplay divertente e frenetico ed una progressione del personaggio ben strutturata riescono in parte a mettere in secondo piano un comparto narrativo poco riuscito ed ispirato. The Ascent è comunque una splendida avventura cyberpunk, essenziale per tutti i possessori e non del Game Pass.


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Manuel Le Saux

Classe 1977, cittadino romano e giramondo. Videogiocatore da sempre.