Monster Hunter Stories 2: Wings of Ruin – Recensione

Il nuovo GDR a turni di casa Capcom, Monster Hunter Stories 2: Wings of Ruin, è una grande esperienza di gioco per tutti i veterani di questa serie, ma allo stesso tempo anche un perfetto punto di partenza per i giocatori che non si sono mai avvicinati al mondo di Monster Hunter, fondendo il DNA classico del titolo con una solida esperienza ruolistica.

A differenza dei classici Monster Hunter, dove la storia narrata è molto breve e il fulcro del gioco è cacciare mostri e craftare armi ed armature all’infinito, Monster Hunter Stories 2 pone tanta enfasi sulla sua narrativa e su un intenso ed intricato comparto ruolistico, con ore di filmati da ammirare e tantissime missioni secondarie da provare.

Vestirete i panni del diretto discendente di Red, un famoso Monster Rider che ha mostrato al mondo come gli umani, la razza elfica dei Wyveriani ed i mostri potessero  vivere e lavorare insieme. Entrerete subito in azione con il ruolo di principiante Monster Rider in un piccolo villaggio, iniziando da subito a lavorare con i Monsties per mantenere la pace nella vosta terra.
Durante una delle vostre missioni incontrerete uno dei vecchi amici di Red, una wyvern di nome Ena. che vi consegnerà un uovo di Rathalos: secondo la leggenda è quello con le “Ali della Distruzione”, destinato a causare la fine del mondo. Va detto subito che scrittura e trama dell’avventura sono davvero ben realizzate. Nel corso dell’avventura incontrerete tantissimi personaggi, alcuni dei quali si uniranno e combatteranno con voi.

Nel caso ve lo steste chiedendo, non è necessario aver giocato al primo Monster Hunter Stories su 3DS o dispositivi mobili per capire cosa sta succedendo. Sono presenti alcuni personaggi che apparivano nel primo episodio, ma vengono reintrodotti abbastanza accuratamente. Se sapete come funzionano i giochi di ruolo a turni, potete giocare direttamente a Monster Hunter Stories 2.

Monster Hunter Stories 2 è un gioco di raccolta di creature in stile Pokémon, ma ci sono alcune differenze sostanziali. È vero che combatterete i mostri durante le vostre avventure nelle terre selvagge, ma non è sconfiggendoli che li catturerete. Bisognerà avventurarsi in dungeon generati casualmente per trovare le uova dei Monsties, che potrete poi far schiudere alla scuderia dei villaggi/città, per poi aggiungerli alla vostra squadra.

Dopo ogni combattimento i vostri Monsties saliranno di livello e impareranno nuove abilità. Attraverso un meccanismo chiamato Rituale Sciamanico sarà possibile potenziare il vostro Monstie, scambiando geni di abilità attive o passive l’un l’altro. È un sistema vantaggioso per coloro che desiderano potenziare al massimo la propria creatura.

Le battaglie sono un buon mix tra i classici Monster Hunter e le meccaniche dei GDR a turni. Il tutto è principalmente incentrato sulla classica dinamica sasso-carta-forbici tra attacchi di potenza, tecnici e attacchi di velocità.

Come Rider combatterete al fianco del vostro Monstie equipaggiato di armature e armi tipiche dei giochi Monster Hunter, e altre tutte da creare. Alcune armi sono più efficaci di altre contro parti del corpo di un nemico specifico, quindi è una buona idea tenerne sempre diverse a portata di mano.

È presente anche una modalità multigiocatore online in cui è possibile affrontare missioni e combattere in co-op oppure prendere parte ai tornei PVP che consentono di sfidare altri giocatori in duelli in cui ogni partecipante adotta una formazione di tre Monsties e vince quello che azzera per primo i cuori dell’avversario.

Manuel Le Saux

Classe 1977, cittadino romano e giramondo.

Videogiocatore da sempre.