Narita Boy – Recensione di un’avventura nel Regno Digitale
Narita Boy è un action platform in stile retro creato dallo Studio Koba, un piccolo gruppo indipendente esordiente situato a Barcellona. Sulla carta potrebbe non sembrare un buon inizio o il più essenziale degli acquisti; al contrario, invece, Narita Boy merita decisamente la vostra attenzione.
Nel gioco vestirete i panni di un ragazzo ossessionato dai computer che viene risucchiato nel Regno Digitale, un mondo progettato da un creatore inizialmente misterioso, lacerato da conflitti interni a causa delle nefande azioni di un programma chiamato HIM.
Narita Boy è composto principalmente da combattimenti, sezioni platform ed alcuni puzzle molto semplici da risolvere. È un viaggio abbastanza lineare e il gioco tiene sempre traccia del vostro obiettivo attuale, ma senza indicatori e senza mappa; c’è un bel po’ di backtracking quando si trovano chiavi che sbloccano posizioni precedentemente inaccessibili e a volte si può perdere facilmente l’orientamento. Non è necessariamente un problema, in quanto la via da seguire di solito è molto più ovvia di quanto sembri, basta sempre prestare costante attenzione a ciò che vi circonda.
Il mondo di Narita Boy è meraviglioso. È un amorevole tributo ai giochi dell’era 8 bit. L’estetica stile videoregistratore anni ’80 è decisamente uno dei punti di forza del titolo. Uno splendido regno digitale dove i suoi abitanti sono per lo più esseri meccanici con volti a forma di monitor. È un mondo pieno di dettagli e panorami brillantemente bizzarri. È costantemente e straordinariamente creativo ed è un altro ottimo esempio di ciò che può essere ottenuto con una pixel art relativamente semplice.
Anche sul versante gameplay Narita Boy si comporta in maniera eccellente, con un’azione frenetica e divertente. Munito di Spada Techno, il protagonista risulta molto semplice da controllare durante le sue battaglie. Si potranno sbloccare costantemente una serie di abilità di combattimento, da uno scatto evasivo standard a super mosse speciali. Come ci si aspetterebbe, la complessità di questi incontri aumenta gradualmente con l’introduzione di nuovi tipi di nemici sempre più evoluti, ma la curva di difficoltà non è mai sbilanciata. Inoltre, le battaglie con i boss sono veramente ben realizzate e mai banali. È un peccato, tuttavia, che la componente platform non sia così divertente come quella action. La natura del movimento di Narita Boy si presta bene al combattimento, ma non benissimo quando si deve saltare da una piattaforma all’altra, dove il senso di imprecisione e legnosità si fa sentire. Per fortuna, ci sono solo una manciata di sequenze di navigazione davvero impegnative in tutta l’avventura, quindi nulla che possa rovinare l’esperienza di gioco.
La colonna sonora di Narita Boy, proprio come lo stile artistico, è semplicemente eccellente. I brani synth pop degli anni ’80 risaltano perfettamente l’estetica retro. Che si tratti di melodie ambient scintillanti o accordi di synth in forte espansione, la musica è superba.
VOTO: 8
CONCLUSIONI
Se non fosse già chiaro, Narita Boy è una grande avventura indie, con un gameplay soddisfacente, un comparto grafico delizioso e una colonna sonora elettronica stellare.
Un titolo che va assolutamente giocato, specie se abbonati al servizio Xbox Game Pass di Microsoft.
Classe 1977, cittadino romano e giramondo.
Videogiocatore da sempre.