Il menù indie di Isma #3 – Metroidvania unici, grazie
Eccomi di ritorno con il consueto appuntamento de Il menù indie di Isma. Nello scorso appuntamento vi ho parlato di due Zelda-like davvero graziosi che vale la pena recuperare. Oggi passiamo invece ad un genere che tanto spopola nella scena indie, ovvero quello dei metroidvania. Su Nintendo Switch (ma in generale su tutte le piattaforme) il mercato è ormai saturo, eppure salta sempre fuori la chicca da tenere d’occhio. In questo articolo non vi parlerò ovviamente dei titoli più gettonati quali Axiom Verge (il mio indie preferito di sempre), Hollow Knight, Dead Cells, Blasphemous, i due Guacamelee! e chi più ne ha più ne metta. Andrò invece a parlarvi di titoli passati un pochino in sordina, ma che penso meritino la vostra attenzione. Prima di iniziare, sappiate che in futuro potrei trattare nuovamente i metroidvania in rubrica; ne sono talmente tanti che sarebbe un peccato lasciarne alcuni in disparte.
In attesa di Silksong, il sequel di Hollow Knight sparito ormai dalla circolazione, ecco come potreste decidere di ingannare l’attesa, restando chiaramente in tema metroidvania: il primo che vi segnalo è il peculiarissimo Feudal Alloy, ora in sconto dell’80% su Nintendo Switch, a soli 2,99€. Si tratta di un gioco dallo stile grazioso e che incarna perfettamente il contesto di riferimento, ovvero il medioevo. Un medioevo rappresentato completamente a mano e con una forte natura steampunk. Nell’indie di Attu Games impersoniamo un particolare cavaliere robotico con un’ampolla al posto della testa al cui interno vi è un pesciolino rosso. Tralasciando la realizzazione del bizzarro protagonista, Feudal Alloy mostra sin da subito meccaniche diverse dal solito.
Dovendo controllare un cavaliere di latta bisogna fare molta attenzione alle fonti di calore e di elettricità, pertanto sarà buona premura controllare sempre temperatura e tutto, altrimenti il nostro Attu non potrà eseguire attacchi ed azioni. Il level design è sapientemente curato, pieno zeppo di aree segrete e oggetti da trovare, immancabili potenziamenti e un buon numero di nemici diversi. L’esplorazione gioca come sempre un ruolo fondamentale trattandosi di un metroidvania, ma anche il sistema di combattimento sa il fatto suo, regalando notevoli soddisfazioni, anche merito di una componente ruolistica essenziale nell’ecosistema dell’opera. Un titolo che non arriva a toccare di certo l’eccellenza degli esponenti del genere più blasonati, ma al contempo capace di regalare un’esperienza di tutto rispetto, divertente e con un notevole tasso di sfida.
Proseguiamo con questa carrellata di indie con il bellissimo Dandara, nella sua Trials of Fear Edition. Personalmente giocai Dandara qualche anno fa grazie all’Xbox Game Pass, quando l’indie di Long Hat House era ancora presente nel catalogo, ma vorrei presto rivivere l’esperienza su Nintendo Switch, console che sembra fatta su misura per questo titolo. Tra l’altro io non ho mai provato la versione aggiornata dell’opera, pertanto posso parlarvi del gioco base che è un vero e proprio gioiellino, e sappiate che la Trials of Fear Edition vanta tre nuove aree, un boss inedito, lore ancor più approfondita e miglioramenti generali nella struttura della storia. Se io me ne innamorai già nella sua forma prima, figuratevi come sarà vivere l’esperienza, oggi. Un progetto nato con tutta l’amore e la passione per questo medium quello pubblicato da Raw Fury che come al solito ci ha visto giusto. Dandara è il primo lavoro dello studio brasiliano Long Hat House e il risultato è decisamente straordinario.
Nella sua release originale accusai una conclusione forse troppo affrettata e qualche sezione non bilanciata nel migliore dei modi, ma voglio augurarmi che tutte le migliorie della nuova edizione correggano i piccoli nei della produzione, perché per il resto si tratta di un gioiello da non lasciarsi proprio sfuggire. Particolarissimo nella sua struttura, nel modo di giocarlo basato tutto sulla gravità e nella progressione. Ogni idea è gestita con eleganza e il level design da capogiro (anche letteralmente) è di una qualità fuori di testa, specie considerando i modi in cui bisognerà esplorare il mondo di Dandara. Che bella anche la soundtrack, la quale presenta alcune tracce davvero memorabili (a me è rimasta impressa il boss battle theme), nonché lo stile artistico caratterizzato da una pixel art elegante e mai fuori posto. Vi consiglio di metterlo in wishlist ed attendere il primo sconto per recuperarlo, anche se posso assicurarvi valga comunque il prezzo pieno di 14,99€. Una piccola grande perla.
Restando in tema opere particolari, come non parlarvi del simpatico Bookbound Brigade? Un titolo dal concept stravagante che vede protagonisti celebri personaggi di opere letterarie quali Robin Hood o Re Artù (giusto per citarne alcuni) che dovranno collaborare per salvare il destino dei loro rispettivi universi narrativi. Sì, questo perché è stato rubato il prestigioso tomo dei tomi su cui si poggia tutta la letteratura nei secoli dei secoli, pertanto è un oggetto troppo pericoloso nelle mani sbagliate, al punto da poter compromettere le poche certezze di questo mondo. La natura ilare e umoristica della produzione fa poi tutto il resto, strappandovi più di un sorriso in svariate circostanze. Troverete infatti personaggi scoppiati e fuori di testa, rivisitati in chiave videoludica, ben lontani da come li avevate imparati a conoscere nelle loro opere di riferimento.
La cooperazione è poi l’elemento di punta di questo metroidvania, il che lo colloca tra i più particolari che abbia giocato nel panorama indie. Anche Bookbound Brigade è l’opera prima di uno studio di sviluppo, in questo caso Digital Tales, che ha saputo svolgere un lavoro davvero encomiabile. Grazie ad ogni membro della brigata sarà possibile eseguire delle abilità specifiche, utili per l’avanzamento; tutti insieme per superare qualsiasi ostacolo e affrontare le varie minacce che incontranno nell’avventura. Un titolo che mi aveva colpito davvero tantissimo quando l’ho giocato, sia per la sua vena a tratti demenziale, sia per lo stile artistico brillante che dona all’opera quel fascino da vero e proprio tomo in movimento. Il gameplay ha fatto poi tutto il resto e non posso che consigliarvelo; forse non al prezzo pieno, ma di sconti sicuramente ne arriveranno. Insomma, tenetelo d’occhio.
Chiudiamo in bellezza quest’appuntamento con Il menù indie di Isma parlando del notevole KUNAI. Si tratta di un metroidvania davvero parecchio divertente, munito di quel fascino da puro platform, caratterizzato da un ritmo velocissimo e frizzante. La rapidità dei movimenti lo rende piacevolissimo da giocare e, come dicevo, più in linea con gli esponenti dei videogiochi a piattaforme. Chiaro che tutti i metroidvania abbiano un marcato platforming, ma in KUNAI proprio per struttura e level design, nonché sezioni apposite, questo aspetto evince su tutti gli altri. D’altronde l’opera citerà anche un certo Super Mario Bros. 3 in un particolare momento dell’avventura, in una mappa singolare che vi farà tornare con la mente all’epopea 8 bit del panciuto idraulico.
Il lavoro svolto dal team TurtleBlaze è di tutto rispetto, capace di divertire in una maniera decisamente unica. Graziosissimo dal punto di vista estetico e adrenalinico da quello musicale, con alcuni brani davvero eccezionali, l’indie in questione si difende più che bene. Peccato solo che non riesca a far esplodere appieno il suo potenziale, ma nonostante tutto va benone anche così. Sarebbe fantastico venisse sviluppato un nuovo capitolo; sperare non costa nulla, ma il mio consiglio è di dargli una chance perché se è vero che esistono metroidvania di gran lunga migliori, è altrettanto vero che l’esperienza che offre KUNAI non la ritroverete facilmente altrove; non con questo stile.
E termina dunque qui questo terzo appuntamento con Il menù indie di Isma. La volta scorsa vi avevo segnalato giusto due titoli, pertanto ho ritenuto opportuno rimediare con almeno il doppio delle proposte. E non sono mica proposte da niente, eh. Sì tratta infatti di quattro produzioni indie di tutto rispetto e che vi invito a recuperare quanto prima, magari aspettando un po’ di sconti. Essendo la rubrica pensata principalmente per Nintendo Switch, sappiate che KUNAI lo trovate in esclusiva console sulla piattaforma ibrida della grande N, nonché l’hardware dove si sposa alla perfezione. Tutti gli altri sono disponibili sulle principali piattaforme, ma il mio consiglio è di rimediare i prodotti comunque su Switch, perché i titoli in questione risultano pura goduria grazie alla versatilità della macchina. Vi ricordo di metterli in wishlist qualora vogliate sapere il momento preciso in cui finiscono in sconto. Direi che è tutto, appuntamento alla prossima.
Appassionato di videogiochi sin da piccolo, al punto tale da portarlo nel tempo a scrivere per circa dieci anni per il settore videoludico. Dopo aver lasciato tutte le testate per le quali scriveva, eccolo intraprendere una nuova avventura sulle pagine di Pushbutton.it, piccola realtà nata dalla sua mente e quella di due grandi compagni di viaggio, nonché cari amici: Gennaro Schiavelli e Antonio Rodo. Retrogamer incallito e musicista, ama la pizza e la cultura nipponica ed è pronto a raccontarvi e condividere tutto quello che gli passa per la testa.