Tetris Effect Connected – Recensione del Tetris definitivo
Il Tetris è da sempre uno dei miei giochi preferiti. Solo su Tetris 99 per Nintendo Switch ci ho speso oltre 420 ore e non ci sto giocando nemmeno tanto come in passato (se no le ore si sarebbero moltiplicate a dismisura). Quando ho approcciato a Tetris Effect Connected grazie all’ottimo Xbox Game Pass, sono rimasto sbalordito. Questa nuova versione di Tetris Effect è uscita proprio al lancio della next-gen di Microsoft e sarà in esclusiva per un po’ (disponibile ovviamente anche su Xbox One), finché nel 2021 non arriverà l’apposito aggiornamento per tutti i possessori dell’originale. E che dire in merito se non che si tratti di un gioco eccezionale. Ne è passata di acqua sotto i ponti dalla prima iterazione del 1984, creata dal russo Aleksej Leonidovič Pažitnov, e Connected è senza alcun dubbio l’apice massimo raggiunto dal Tetris da tanti anni a questa parte.
Numerose modalità di gioco, alcune novità interessanti, uno stile straordinario, musiche meravigliose con una qualità del sound pazzesca e un multiplayer di tutto rispetto confezionano un’esperienza stellare. Tetris lo conosciamo tutti, ma per quei pochi che finora hanno vissuto su Marte (o qualsiasi altro pianeta) sappiate che non è altro che quel gioco dove con dei blocchi chiamati tetramini, di varie forme e dimensioni, bisognerà formare delle linee per non accumularne tanti e finire nella parte alta dello schermo; in quel caso sarà game over. Tetris Effect Connected è dunque un classico del genere, quindi in cosa potrà mai differire rispetto agli altri titoli? Nelle modalità di gioco e in alcune meccaniche inedite. Sin dalla sua uscita, di giochi dedicati al Tetris ne sono rilasciati una marea; molti non differenti da altri, se non nello stile e nei colori, altri invece provavano a fare qualcosa in più come il Puyo Puyo unito al Tetris. Da tanti anni che ci gioco, uno di quelli che mi rimase più impresso fu Magical Tetris Challenge di Capcom, arcade convertito poi per PlayStation, Nintendo 64 e Game Boy Color. Io l’ho conosciuto grazie alla versione per la console 32 bit di Sony e mi ci sono divertito davvero tantissimo. Si tratta di un Tetris dedicato ai personaggi Disney quali Topolino e soci. Aveva una modalità alternativa dove oltre ai tetramini standard ne uscivano pure molteplici altri, dalle forme talvolta veramente bizzarre. Il lead game designer e director era l’allora sconosciuto Hidemaro Fujibayashi, ormai noto in particolare per aver diretto il mitico The Legend of Zelda Breath of the Wild, ma ricordiamo che ha lavorato anche per altri capitoli della serie Nintendo come Skyward Sword o The Minish Cap.
Quello che fa Tetris Effect Connected ovviamente differisce parecchio dall’opera Capcom; se ho fatto però questo parallelo è proprio per mettervi al corrente che anche in un titolo apparentemente intoccabile, poiché perfetto così com’è, in realtà ci si può sbizzarrire e sperimentare. La prima cosa su cui si sono concentrati gli sviluppatori di Monstars e Resonair è stato l’imprimere al gioco uno stile decisamente unico, originale e soprattutto meraviglioso. È nella modalità Journey (una sorta di campagna) che l’opera sfoggia tutta la sua magnificenza audiovisiva, proponendo dei momenti davvero magici e di coinvolgimento sensoriale che non ci si aspetterebbe da un semplice Tetris. Qui prendono vita molteplici stili differenti che sanno come sorprendere grazie a delle chicche audio strabilianti che vanno ad aggiungersi allo splendido accompagnamento musicale tramite il movimento dei tetramini. In cuffia tutto questo ha poi del fantastico e vi renderete conto del grandioso lavoro svolto in termini sia musicali che di puro sound. La direzione artistica è pazzesca e Tetris Effect Connected cambia forma in continuazione, senza mai risultare ridondante. Uno dei momenti che mi ha lasciato più di stucco è stato durante uno stage con i delfini che sguazzavano in mare aperto sullo sfondo, il tutto unito ad una traccia musicale che nell’insieme ricrea un momento di relax con una vena poetica inaspettata. Unica critica alla modalità Journey è sulla difficoltà: vero che raggiungere il rank più alto in tutte le aree non è cosa semplice, ma un pizzico di sfida in più non avrebbe guastato, così come una varietà ludica maggiore negli stage stessi, magari più simile a quella Effect (che tra poco vedremo); la presenza di qualche boss avrebbero senza dubbio reso perfetta una modalità che comunque già di suo risulta sensazionale.
In Effect il discorso cambia totalmente. Qui troveremo tantissime modalità di gioco con avatar e musiche da sbloccare raggiungendo livelli sempre più alti. La diversità cambia anche gli approcci e questo rende ogni modalità piuttosto unica, non tanto in termini di pura varietà, quanto nel modo di giocare: in una potremmo dover ragionare alla velocità della luce, in un’altra realizzare delle linee distruggendo blocchi specifici, in un’altra ancora distruggere blocchi infetti e così via. Insomma, Tetris resta sempre Tetris, così come lo conosciamo, ma muta il modo in cui lo giochiamo e bisogna riconoscere e dar merito alla qualità di tutte le modalità presenti in Effect. Cercare poi di migliorarsi e raggiungere punteggi e rank sempre più elevati, sbloccare tutto quello che c’è da sbloccare rende Tetris Effect Connected davvero infinito, nonché apoteosi del divertimento. Non manca infine il multiplayer, sia locale che online, il quale va ad arricchire ancor di più il titolo realizzato da Monstars e Resonair. Anche qui troviamo diverse modalità di gioco, tra cui una classica in vecchio stile dove non è possibile ruotare i tetramini una volta toccata la superficie, né tantomeno conservarli. Pure lo stile grafico è a tema, nella sua graziosa veste retro. Dopodiché le altre consistono nel Tetris moderno, ma una non dispone della novità implementata con la meccanica della Zona introdotta nella modalità Journey. In cosa consiste? Molto semplicemente, una volta riempito l’apposito indicatore premendo uno dei grilletti si attiva la Zona. In questo modo tutte le linee realizzate non verranno distrutte, bensì accumulate e avremo un tempo limite per cercare di arrivare fino in cima ed eliminarle tutte insieme. Così facendo si possono ottenere dei punti che vanno oltre quello massimo denominato appunto Tetris (quattro linee eliminate) e far schizzare lo score alle stelle.
La novità più importante di questa versione aggiornata e che dà anche il nome al titolo è Connected. Qui tre giocatori cooperano insieme per affrontare boss controllati dall’IA via via sempre più forti. Ognuno attaccherà dalla propria schermata, come se si stesse giocando una normale partita a Tetris. La peculiarità consiste però nell’unire le schermate di tutti e tre i giocatori – da qui deriva Connected – in modo tale da realizzare delle macro-linee e quindi moltiplicare a dismisura i punteggi. Durante queste fasi si passa alla meccanica della Zona vista in precedenza, quindi l’esecuzione è la medesima con la differenza che si è in tre nella stessa schermata, tre volte più grande di quella normale. Molto carina tra l’altro l’animazione dell’unione. Anche online è molto intuitivo giocarci, senza la necessità di dover consultarsi per le mosse da fare. Come se non bastasse tutto è filato liscio, il matchmaking in qualsiasi modalità è risultato sempre veloce ed immediato, non dando alcun problema nemmeno dopo un centinaio di partire. Anche nel multiplayer possiamo però muovere una critica, proprio come per Journey: molto belle le modalità classiche e moderne, tuttavia non avrebbe guastato averne una dove poter attaccare l’avversario piuttosto che gareggiare soltanto per chi totalizza il punteggio migliore. Tolto questo, tutto il resto è puro spettacolo ludico e audiovisivo.
CONCLUSIONI
Overall
-
GRAFICA - 9/10
9/10
-
GAMEPLAY - 9/10
9/10
-
AUDIO - 9.5/10
9.5/10
-
LONGEVITÀ - 9/10
9/10
IN SINTESI
Tetris Effect Connected è l’inno alla gioia della creazione di Pažitnov. Sopraffino, dallo stile delizioso e fuori di testa, munito di una colonna sonora sensoriale, dalle tinte talvolta psichedeliche, con una qualità del sound pazzesca, regala un’esperienza come poche (restando in tema Tetris). Eccezion fatta per quelle due mancanze riportate in sede di recensione, ritroviamo a conti fatti un titolo strepitoso sotto tutti i punti di vista e che offre tanto, ma tantissimo divertimento con una marea di modalità di gioco e approcci unici ed in più alcune novità che non guastano mai. Per i possessori di console Microsoft questa è un’ottima occasione per mettere le mani su un prodotto valido ed avvincente e ancor più ricco in questa versione aggiornata che arriverà nel corso del 2021 sulle piattaforme Sony. Vi ricordo inoltre nuovamente che Tetris Effect Connected è presente nell’immenso catalogo Xbox Game Pass, per cui non avete scusanti… Non lasciatevelo scappare!
Appassionato di videogiochi sin da piccolo, al punto tale da portarlo nel tempo a scrivere per circa dieci anni per il settore videoludico. Dopo aver lasciato tutte le testate per le quali scriveva, eccolo intraprendere una nuova avventura sulle pagine di Pushbutton.it, piccola realtà nata dalla sua mente e quella di due grandi compagni di viaggio, nonché cari amici: Gennaro Schiavelli e Antonio Rodo. Retrogamer incallito e musicista, ama la pizza e la cultura nipponica ed è pronto a raccontarvi e condividere tutto quello che gli passa per la testa.