PlayStation 4: la fine di una generazione
Negli ultimi anni l’ottava generazione di console è stata sinonimo di innovazione, non solo a livello hardware ma anche nelle produzioni ludiche, che hanno incredibilmente segnato il mondo del gaming, offrendo all’utenza un’esperienza di gioco unica ed immersiva, grazie alle caratteristiche tecniche dell’allora nuova gen. Se dovessimo andare a prendere in analisi le tre piattaforme di punta, la prima a strizzare l’occhio sarebbe proprio PlayStation 4, seguita da Nintendo Switch e Xbox One.
Indubbiamente indiscussa a livello di vendita nel mercato, PlayStation 4 è ad oggi tra le piattaforme casalinghe a godere di un record da capogiro. Definita tra le più imponenti piattaforme del settore ludico, la console di Sony è diventata popolarissima sia tra i vecchi della generazione che i nuovi, al punto tale da riuscire a sorpassare l’intramontabile PlayStation 2 che già negli anni 2000 fu in grado di cambiare la percezione del gaming, migliorandone l’esperienza di gioco grazie alla sua componente hardware.
Bisogna riconoscere come a seguito delle difficoltà di PS3, ripresasi soltanto negli ultimi anni, Sony con PlayStation 4 abbia in qualche modo riparato ai danni commessi in passato, portando nel settore una console di gran fascino è di una potenza computazionale. Tra le tante novità che l’hanno resa una piattaforma eccezionale sicuramente è stata quella dell’introduzione di un nuovo controller, il DualShock 4 integrato da delle funzionalità di condivisione per la parte social che diedero ai giocatori modo di trasmettere e condividere in remoto il gameplay in tempo reale. Ad esso va ad aggiungersi un’architettura di tutto rispetto, dimostrando le sue potenzialità grazie a talentuosi studio come Naughty Dog e Santa Monica che hanno saputo spingere l’hardware ai massimi livelli, raggiungendo risultati straordinari. Ultimo, ma non per importanza, essendo il fattore che ad oggi rende il marchio PlayStation unico e differente dagli altri: le esclusive.
Esclusive prorompenti
Fin dal lancio di PS1, Sony ha sempre cercato di offrire al giocatore, oltre che una console bella a livello visivo, dei titoli di punta, ma allo stesso tempo che la piattaforma potesse vantare una lineup duratura e. soprattutto, unica negli anni. In questo articolo dedicato a PlayStation 4 è lecito andare ad approfondire il discorso esclusive, dove ad oggi, oltre ad accogliere le saghe videoludiche delle precedenti versioni se ne vanno ad aggiungere altrettante di altissimo livello.
I primi due titoli ad arrivare insieme a PlayStation 4 furono: Killizone Shadow Fall, creato dal team Guerrillia Games, e Infamous Second Son di Insomniac; due titoli, su carta, molto differenti, ma entrambi capaci di rendere l’esperienza di gioco appagante ed immersiva. In seguito arrivò poi lo splendido The Order 1886, titolo sviluppato dai ragazzi di Ready at Dawn, ambientato nella vecchia Londra, opera che diventa anch’essa di lancio insieme alla console pochi mesi dopo il debutto.
Nonostante goda di una spettacolare direzione artistica in cui mette in campo i muscoli della console, a distanza di anni The Order 1886 continua ancora a far parlare di sé, non tanto per la storyline frettolosa e poco prolungata, ma per tutto ciò che rappresenta a livello tecnico poiché sfrutta appieno la potenza della piattaforma targata Sony. Sebbene l’opera dei ragazzi di Ready at Dawn fosse più per impressionare il pubblico, riuscì comunque a segnare PlayStation 4, risultando davvero eccezionale per diversi aspetti.
Negli anni arrivarono poi opere prorompenti come Bloodborne, Uncharted 4: Fine di un Ladro, God of War, Days Gone, Marvel’s Spider-Man e tante altre che hanno continuato a rendere PlayStation 4 unica, con una libreria davvero ricca e sempre più varia. In termini di pura varietà risulta impossibile non citare il meraviglioso Dreams, il poetico The Last Guardian, Death Stranding (pur sempre esclusiva console) oppure ASTRO BOT Rescue Mission, titolo capace di sfruttare in maniera davvero originale il visore PS VR. Proprio quest’ultimo risulta senza dubbio un altro elemento che ha saputo contraddistinguere il marchio PlayStation. Hanno chiuso in bellezza la generazione due titoli di grandissimo livello: uno è il capolavoro Naughty Dog, The Last of Us Part II (QUI la nostra videorecensione nella quale Antonio Rodo lo definisce “il gioco simbolo della generazione”), l’altro è invece un titolo che ha fatto parlare molto di sé, ma che ha saputo conquistare il cuore del pubblico; mi riferisco a Ghost of Tsushima (QUI la ricerca poetica di Gennaro Schiavelli e la sua CANZONE dedicata all’opera Sucker Punch).
Da sempre Sony ha cercato di proporre al pubblico delle produzioni che potessero appagare il giocatore, facendogli vivere esperienze di gioco in grado di proiettarlo non solo in un mondo visivamente spettacolare e ricco di colori, ma anche in un gameplay vario e diverso.
Uno sguardo al futuro
Prendendo in esame ciò che abbiamo vissuto in questi anni nei panni di videogiocatori, uno dei primi pensieri è inerente alla prossima next-gen. Con l’arrivo di PlayStation 5, Sony è pronta ad offrire all’utenza una piattaforma rivoluzionaria a partire dallo stile della console fino all’esperienza di gioco. Considerando quanto emerso è mostrato finora, PS5 fa ben pensare di essere sulla carta una piattaforma casalinga di successo che andrà ad arricchirsi delle succose esclusive in arrivo nel corso del suo ciclo vitale. Sebbene goda ancora di pochi titoli in uscita al lancio (comunque di tutto rispetto), potrà contare sulla retrocombatibilita che darà modo a tutti di poter giocare le vecchie glorie di PlayStation 4 in versione migliorata, ad eccezione di alcuni titoli di poco conto non compatibili (restando in casa Sony con le esclusive, in quanto pare che anche con alcune produzioni Ubisoft ci siano dei problemi).
Il futuro di PlayStation 5 sembra essere roseo è pieno di grandi novità. La next-gen sarà un grande evento per il panorama videoludico: due console portanti come PS5 e Xbox Series X permetteranno a chiunque di viverle come meglio crede. Considerando quanto abbiamo visto sino ad oggi nei corrispettivi showcase, le due piattaforme, benché abbiano sotto i loro gusci delle componentistiche tecniche differenti, entrambe con i loro titoli di punta, avranno molto da offrire alla community, sia in termini di giocabilità che di servizi. A proposito di questi ultimi, speriamo che Sony sappia migliorare il suo interessantissimo PS Now nel corso dei prossimi anni.
Non ci resta che attendere questi ultimi giorni per poter finalmente mettere le mani sull’ormai imminente nuova next-gen.
Appassionato di videogiochi e di cinema fin dalla tenera età. Crescendo negli anni ha incominciato studiarli e a comprendere tutto ciò che si cela dietro il processo creativo.