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Persona 5 Royal – Recensione del J-RPG della generazione

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Tre anni dopo il debutto di Persona 5, uno dei J-RPG di maggior successo degli ultimi anni e tra i migliori giochi del fenomenale 2017, arriva Persona 5 Royal, una versione riveduta e corretta del titolo originale. La campagna principale di Royal è ovviamente la stessa, ma con tutti gli accorgimenti del caso e inizia quando il protagonista si trasferisce a Tokyo dopo essere stato espulso dalla sua vecchia scuola a causa di un atto di violenza per il quale viene ingiustamente accusato. Nella sua nuova città, oltre alla vita scolastica, adotterà l’alter-ego Joker ed entrerà in un mondo alternativo che si forma dalla coscienza e dai desideri di persone diverse. L’obiettivo di Joker e dei suoi compagni sarà quello di purificare il cuore di ciascuno di questi individui, rubando il loro “tesoro”, un oggetto che si materializza in un mondo alternativo chiamato Palazzo. Così si formeranno i Ladri Fantasma che cambieranno il cuore delle persone, cercando al contempo di raccogliere il favore dell’opinione pubblica.

Persona 5 Royal è sostanzialmente diviso in due parti: la prima si concentra sull’attività scolastica di Joker che comprende diverse cose da fare durante il giorno e la notte, dandoci diversi benefici per la nostra vita da ladro fantasma. La formazione di legami, ad esempio, ci consentirà di sbloccare abilità per i nostri compagni di squadra, mentre il miglioramento degli attributi di Joker (come per esempio il fascino o la perizia) ci consentirà altre opzioni di dialogo o la creazione di oggetti da usare nei Palazzi. Come nelle sue precedenti iterazioni, Persona 5 è un simulatore di vita in cui dobbiamo pensare costantemente a come massimizzare il tempo per ottenere la maggior quantità di benefici che ci semplificheranno poi il gioco quando entreremo in azione nei dungeon. Ad esempio possiamo migliorare le statistiche dei nostri personaggi – tra le altre cose – giocando a freccette e biliardo. La seconda parte, invece, è la vita come ladro fantasma: ci concentreremo sull’infiltrazione nei palazzi di cui vi abbiamo parlato in precedenza, sulla lotta contro le ombre (i nemici del gioco) e sul liberare un percorso per arrivare al tesoro di ciascuno dei nostri obiettivi. Fatto ciò, invieremo una lettera di sfida al sovrano del palazzo che consentirà al suo tesoro di materializzarsi e quindi ci permetterà di rubarlo, cambiando il suo cuore e costringendolo a confessare i suoi crimini.

Persona 5

Se avete giocato la versione vanilla di Persona 5, nulla di quello di cui vi abbiamo parlato vi suonerà come una novità, ma Royal ne porta con sé tantissime, come per esempio un rampino che ci consente di accedere ad aree più alte. Il nuovo strumento aggiunge infatti verticalità ai livelli e ci obbliga, fra le tante, a tenere conto dei movimenti da fare sul terreno in cui ci troviamo. Tramite il rampino godremo poi di una sensazione di scoperta anche nei Palazzi che già conoscevamo, grazie all’incorporazione dei Semi della Bramosia, un nuovo oggetto da collezione. Trovarli all’interno di ogni livello ci ricompenserà con un potente accessorio; logicamente si trovano in luoghi a cui è possibile accedere solo con il gancio. Lo stealth è stato migliorato e ora ci permette di cambiare l’obiettivo su cui direzionare il nostro personaggio, evitando i lievi problemi che potevano verificarsi nella vecchia versione.

La novità più importante del battle system è la modifica della staffetta, sebbene la base sia la stessa della precedente: attacchiamo l’elemento di debolezza di un nemico e quando risulta quello giusto abbiamo la possibilità di dare il cambio con uno dei nostri compagni, spendendo il nostro turno extra e garantendo loro dei bonus. La differenza è che questa possibilità è sbloccata da subito e non è necessario farlo attraverso le relazioni da tessere con gli altri personaggi nella vita “reale”. Questi cambiamenti fanno sembrare le battaglie a volte un puzzle o addirittura un picchiaduro in cui è gratificante e conveniente eseguire combo dopo combo; la velocità e la fluidità del combattimento sono fuori parametro rispetto ai tipici J-RPG a turni.

Farmare, nei giochi, può diventare veramente noioso, ma i cambiamenti in Persona 5 Royal rendono il battle system (che era già quasi perfetto) un’esperienza divertente fino all’ultimo minuto. Merito delle diverse meccaniche dei boss che sproneranno a sfruttare questo sistema in profondità per avere successo. Riguardo ai nemici, troveremo solitamente gli stessi dell’originale (non ne mancheranno di nuovi, così come dei Persona inediti), ma in battaglia potremo imbatterci in loro versioni speciali distinguibili dal colore. Sono più potenti delle versioni base, ma attaccheranno solo dopo aver subito danni. Uccidendo queste ombre creeremo un esplosione, riducendo così la salute di tutti i nemici adiacenti ad esse.

 

Persona 5

Per coloro che conoscono il franchise, il concetto di Persona non è nuovo, ma per i non iniziati lo spieghiamo rapidamente: ognuno dei nostri compagni ha un potere che nasce realizzando uno spirito di ribellione verso la realtà in cui vivono; questo potere ci permette di creare i Persona. Tuttavia, il protagonista ha un potere speciale che gli consente di averene diversi, i quali possono anche unirsi per crearne di più forti. Per unirli dobbiamo reclutare i nemici che incontreremo in combattimento; anche il funzionamento di questo sistema ha ricevuto un piccolo ma importante cambiamento: nel gioco originale si doveva andare a tentativi cercando di capire la personalità di ciascun demone, ma ora i nostri compagni ci danno un’idea (ad esempio “sembra felice, cerca di sollevare il morale”) e quindi sarà molto più facile catturarli.

Tutte queste modifiche, che potremmo definire minori, in realtà migliorano notevolmente l’esperienza rispetto all’originale, ma il meglio che Persona 5 Royal ha da offrire, ed è la ragione per acquistare questo gioco anche se avessimo già giocato all’originale, sono le new entry: Kasumi Yoshizawa e Takuto Maruki. Senza scendere in particolari per evitare spoiler, vi possiamo dire che i due personaggi sono perfettamente integrati nella storia; anzi per chi non ha mai giocato l’originale sembrerà che siano da sempre presenti nel gioco per quanto si incastrino perfettamente nella narrazione. Sfortunatamente, però, la parte di gioco dedicata a loro, il tanto decantato terzo trimestre, è in realtà un’aggiunta in cui la storia non ci permetterà molte divagazioni e tempo libero. Il nuovo Palazzo, seppur bellissimo nel suo mostrare quanto siano utili le nuove meccaniche di gioco, forse è un po’ troppo lungo e nel finale si accusa la stanchezza dopo le tantissime ore con il prodotto. Ciò non significa che il nuovo contenuto sia fatto male, ma forse poteva essere meglio curato.

È l’unica cosa di cui ci si può lamentare di Persona 5 Royal. Con questa nuova versione, Atlus ha migliorato l’opera sotto tutti gli aspetti: dalla grafica più definita alla nuova colonna sonora che riesce nel compito titanico di superare quella originale. Il contenuto extra offre un finale migliore rispetto all’originale e la combinazione di questi elementi crea un titolo quasi perfetto. Vale la pena ricordare che, per la prima volta, la serie è disponibile con testi completamente in italiano, merito di un adattamento eccellente che ben si sposa coi personaggi.

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CONCLUSIONI
Overall
9.8/10
9.8/10
  • GRAFICA - 8.5/10
    8.5/10
  • GAMEPLAY - 9/10
    9/10
  • AUDIO - 9.5/10
    9.5/10
  • LONGEVITÀ - 10/10
    10/10

IN SINTESI

Persona 5 Royal è un’opera consigliata a chiunque, indipendentemente dal fatto che siate principianti del genere o del franchise. Anche se avete già giocato alla versione base di Persona 5. La traduzione elimina inoltre l’unica scusa che potrebbe essere considerata valida per non giocarci (oltre a quella di odiare i J-RPG, ovviamente).


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